BAGLIONI: SANREMO GIOVANI WORLD TOUR È IL COMPLETAMENTO IDEALE DEL PROGETTO
Sanremo Giovani World Tour rappresenta “il completamento ideale di un progetto” che ha rimesso “al centro la musica” e che ha dato “spazio, visibilità, attenzione, dignità di protagonisti ai giovani artisti”. Lo ha detto il direttore artistico del Festival, Claudio Baglioni, in una dichiarazione letta alla stampa durante la presentazione del tour che farà tappa in sette città e cinque continenti. Il tour è stato presentato questa mattina a Roma, alla Farnesina: a partire dal 31 marzo porterà sul palco i finalisti di Sanremo Giovani 2018 (Einar, Federica Abbate, Nyvinne, Deschema, La Rua). Mahmood, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, sarà presente alla prima e all’ultima tappa del tour. “In questi due anni come direttore artistico di Sanremo il mio impegno è stato quello di puntare alla riqualificazione della più importante manifestazione televisiva e culturale del nostro Paese”, le parole di Baglioni, lette dal vice direttore di RaiUno Claudio Fasulo, “L’ho fatto rimettendo al centro la musica – quella italiana, in particolare – attraverso scelte coraggiose, ispirate alla qualità, e dando spazio, visibilità, attenzione, dignità di protagonisti ai giovani artisti”. “Per la prima volta, i giovani hanno avuto un Sanremo interamente dedicato a loro, hanno potuto accedere al Festival di febbraio e, addirittura, vincerlo, come è accaduto a Mahmood”, ha aggiunto il cantante, “Questo tour rappresenta il completamento ideale di questo progetto. Un altro importante passo per la valorizzazione del Festival, della musica italiana e dei suoi giovani protagonisti”. E’, secondo Baglioni, “il sogno di qualunque giovane artista. Un sogno che – grazie al ministero degli Esteri, alla Rai e al Festival di Sanremo – diventa realtà. E che realtà, dal momento che i sei protagonisti di Sanremo Giovani si faranno conoscere e – ne sono certo – apprezzare in giro per il mondo. Non ho mai dimenticato l’emozione che ho provato quando – ancora sconosciuto in Italia – ho avuto l’opportunità di partire per un piccolo tour in Polonia e Cecoslovacchia, insieme a cinque musicisti romani. Un gruppo che, e questo la dice lunga sull’internazionalità del Festival di Sanremo, fu ribattezzato i “Sanremo Six”! “Sono felice e perfino emozionato per il grande sogno che questi giovani artisti si apprestano a vivere”, ha concluso il direttore artistico, “E per aver contribuito a renderlo una realtà. L’augurio, per tutti loro, è che questo sia il prologo di un lungo concerto e di un luminoso cammino di vita”.
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