BAGLIONI FESTEGGERÀ CON TOUR I 50 ANNI DI CARRIERA

BAGLIONI FESTEGGERÀ CON TOUR I 50 ANNI DI CARRIERA (AGI) - Roma, 28 nov. - Un tour nelle arene indoor per festeggiare i 50 anni di carriera. E' quello che ha in programma Claudio Baglioni per il 2018, e non a caso il tour si chiamerà "Al Centro". Risale al 1968 l'inizio della carriera, quando il 17enne compone e registra le sue prime canzoni, tra cui "Signora Lia" e "Interludio". Mezzo secolo vissuto in musica, 20 milioni di singoli, 35 milioni di album in Italia, più di 55 milioni di copie vendute in tutto il mondo: sono questi i numeri essenziali della carriera di Baglioni, musicista, autore, interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito a conquistare una generazione dopo l'altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d'autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live. E' stato anche il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e - forte dei suoi studi di architettura - ancora il primo, nel 1996, a "far scomparire il palco" e portare la scena al centro delle arene più importanti e prestigiose d'Italia. In mezzo secolo di attività, la sensibilità artistica di Baglioni è sempre stata caratterizzata anche dal grande impegno sociale, ed è per questo che nel 2003 diede vita sull'isola di Lampedusa al festival di musica e arti popolari O'SCIA', coinvolgendo oltre 300 artisti italiani e internazionali per promuovere il dialogo interculturale quale strumento di convivenza pacifica e solidale. Grande sensibilità e impegno sono stati dimostrati anche lo scorso anno in occasione del concerto-evento "Avrai" nell'Aula Paolo VI in Vaticano, trasmesso in diretta su Rai1 e in mondovisione: Baglioni e la Fondazione O'Scia’ Onlus hanno raggiunto l'obiettivo straordinario della raccolta di un milione e mezzo di euro per i bambini di Bangui - capitale della Repubblica Centrafricana - e per i bambini italiani delle zone terremotate del Centro Italia. Dopo aver scritto alcune tra le pagine più intense e significative della storia della musica italiana, trasformandola profondamente con album come "La vita è adesso" - ad oggi il disco più venduto della discografia italiana - e "Oltre", Baglioni si appresta quindi a celebrare i suoi primi 50 anni di carriera mettendosi ancora una volta in gioco con lo spirito innovativo che da sempre lo contraddistingue, posizionando la musica per l'appunto 'al centrò di tutto. E' infatti nel 1972 che un ragazzo di ventun'anni realizza una piccola grande rivoluzione con il primo concept-album pop italiano: "Questo piccolo grande amore". L'album, attraverso la musica, racconta una storia d'amore tra due adolescenti che scelgono di fare della loro vita il cardine - il centro - del loro orizzonte. Tredici anni dopo, nel 1985, "Questo piccolo grande amore" viene decretata da una giuria popolare "Canzone del secolo" e Baglioni la esegue sul palco dell'Ariston in versione piano e voce, riportando, dopo molti anni, la musica live a Sanremo. La storia di "Questo piccolo grande amore" non finisce qui. Nel 2009, infatti, 37 anni dopo la sua pubblicazione, diventa Q.P.G.A., un film, un romanzo e un album Opera con la partecipazione di 69 artisti tra cantanti, attori e musicisti. Nel corso degli anni, Baglioni non ha mai rinunciato all'idea di mantenere centrale la musica, e nel 1990 con "Oltre", uno degli album più importanti della storia della musica italiana, segna una decisiva svolta artistica, grazie alla presenza di elementi di musica etnica e alla collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi artisti internazionali, che danno vita a una struttura musicale ancora oggi attuale, a distanza di quasi 30 anni. E con lo spirito di considerare la musica al centro, Baglioni ha accettato la direzione artistica del Festival di Sanremo 2018 e il ruolo di "capitano" della squadra che animerà, dal palco del Teatro Ariston, la sessantottesima edizione del Festival, in programma dal 6 al 10 febbraio 2018. Un ritorno sul piccolo schermo dopo Anima Mia, un programma diventato un cult, incentrato sull'immaginario degli anni '70, grazie alla rievocazione dei miti e delle mode della cultura di massa di quel periodo.

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