Nuovo cinema Gemelli

Nuovo cinema Gemelli     C'è un film di Frank Capra che dà il senso di questa nobile iniziativa, dove la luce della consolazione entra in un'anima ferita. Il Policlinico «Gemelli» sta realizzando un cinema da circa 120 posti per i pazienti e i loro familiari, e il personale di assistenza. Costruita tra l'ottavo e il nono piano, la sala sarà pronta entro la fine dell'estate e sarà in grado di accogliere anche malati non autosufficienti, a letto o in sedia a rotelle. È il primo ospedale in Italia dotato di una sala cinematografica. Il costo è di circa 600 mila, la metà dei quali si spera possa venire dalla campagna di fundraising di MediCinema Italia, associazione noprofit nata nel 2013, che utilizza cinema e cultura a scopo terapeutico. Le 362 sale del circuito «The Spacecinema» proietteranno lo spot, a sostegno della raccolta fondi del progetto, realizzato dal Giuseppe Tornatore, con le musiche di Claudio Baglioni. «L'ho girato al "Gemelli" in un solo giorno, usando la sala per i convegni, coinvolgendo pazienti e infermieri, non c'era una sola comparsa». Il regista, premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso, ha ricordato che, per la verità, in passato esisteva un cinema all'interno dell'ospedale militare del Celio: «ma programmavano filmacci». C'è un precedente, proprio al «Gemelli», sul valore terapeutico dell'arte, nato una ventina d'anni fa per iniziativa di un altro Giuseppe, il direttore d'orchestra Sinopoli, che avviò un ciclo di conferenze nel nome di Wagner, e di concerti che durano tuttora. «Nel silenzio, alcune volte insopportabile, della solitudine - diceva Sinopoli - in cui lo stato di malattia spesso ci rinchiude, la musica diventa un compagno di viaggio, ci prende per mano e nella compassione - intesa come soffrire insieme a qualcuno - ci accompagna per un tratto della nostra esistenza». Il breve filmato (in due versioni, da 90 e da 30 secondi), racconta un'emergenza in corsia, gli infermieri spingono i letti in tutta fretta, medici e malati appaiono in agitazione: confluiscono non in una delle trentacinque sale operatore di quell'ospedale, ma in un grande auditorium, dove scorrono le immagini di un film natalizio della Disney (che ha staccato il primo assegno benefico), il robot infermiere Baymax, accolto dal sorriso degli spettatori. C'è qualcosa che incarna il sogno più del marchio Walt Disney? Le note di Baglioni sono quelle di Acqua dalla Luna , la canzone in cui parla di stupore e sogno, lì dove «il vento dorme». «Noi artisti siamo quelli che portano la borraccia del sollievo», ha detto Baglioni. Mentre nel Lazio dal 2005 hanno chiuso cinquantacinque sale, al «Gemelli», tra i più indifesi, se ne apre una. Bisognerà scegliere film che spingono all'emozione più pura, al sorriso, ma anche alle lacrime (della commozione). Emozione e sogno sono il primo passo verso la guarigione; l'intrattenimento, com'è stato detto alla presentazione dell'iniziativa, per chi non ha possibilità di accedervi risponde a una politica di responsabilità sociale. Rai Cinema metterà a disposizione il proprio listino, l'amministratore delegato Paolo Del Brocco promette anteprime e serate di charity, mentre il regista e sceneggiatore Francesco Bruni assicura l'impegno dei Cento autori e dell'Anec (i giovani produttori cinematografici indipendenti). A Tornatore, tra i primi film da proiettare, viene in mente A qualcuno piace caldo , «la sua forza comica è rimasta intatta, la risata è fortemente terapeutica. Ci sono film che aiutano a uscire dal malessere, nel mio caso è stato Effetto notte di Truffaut». Il film di Capra che raccoglie l'anima di Nuovo Cinema «Gemelli», è «La vita è meravigliosa».

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