GENOVA, TIRA FUORI PASSIONE ED ENERGIA

BAGLIONI PER IL SECOLO XIX GENOVA, TIRA FUORI PASSIONE ED ENERGIA Questo "presepe" di gru, caruggi, cupole e campanili ha un fascino ineguagliabile e ci insegna che c`è sempre qualcosa da costruire o ricostruire , fuori e dentro di noi CLAUDIO BAGLIONI "GENOVA Con Voi...", verrebbe da dire, parafrasando un nobile canto, perchè da qualunque parte si arrivi, incontrare "La superba" è un`esperienza che segna. Forse perchè a guardarla dal mare sembra un cielo stellato, misterioso e rassicurante al tempo stesso, mentre a guardarla da terra, affacciata a specchiarsi nel mare, ti chiedi cosa-renda-così-bello-cosa: se l`acqua che scompone visi e profili delle case o i colori delle facciate che animano di sè il mare, come tratti di pennelli impressionisti. Ma ancora di più perchè il porto sembra un cantiere che non si ferma mai: una fabbrica a cielo aperto nella quale un`umanità di ogni latitudine porta in dono - come Magi - ciò che serve a costruire quel presepe di gru, caruggi, palazzi merlati, cupole e campanili dal fascino ineguagliabile. Un cantiere che non si ferma mai, perchè c`è sempre qualcosa da costruire o da ricostruire, fuori e dentro di noi. Ed è esattamente questo lo spirito nel quale il ConVoiTour si è messo in viaggio. Per questo abbiamo ambientato questi concerti non su un palco tradizionale, ma, appunto, in un cantiere: uno spazio scenico in continua evoluzione, che solo nel finale si rivela simbolo di quella ricostruzione ideale e morale della quale sentiamo tutti un gran bisogno e che non è più possibile rimandare. L`idea, infatti, è che la musica non solo si faccia scintilla e ci dia la scossa per liberarci dall`asfissiante apatia di questo presente, ma si trasformi anche nell`energia necessaria a prendere il mare alla volta di un domani che somigli un po` di più alla parte migliore di noi. Per questo nel ConVoiTour la musica torna protagonista e riconquista, prepotentemente, il centro della scena. E' lei la padrona di casa e anche l`effetto speciale più grande di uno show nel quale spazi di luce di taglio teatrale e cinematografico e piccoli gesti ed effetti scenici "analogici", ne sottolineano intensità , magia ed energia. E' questa la ragione per la quale ho costruito tre ore di concerto senza interruzioni, con una scaletta di trentatrè brani che si fondono uno nell`altro, eseguiti da un super-gruppo di tredici polistrumentisti, con arrangiamenti, sonorità e interpretazioni dall`anima molto più rock che pop. "Tutta un`altra musica!", ha scritto un writer su uno dei teli che rivestono il nostro cantiere. E' vero: l`ambizione è esattamente quella di dar vita ad un concerto come non se ne sentono più da tempo, nella consapevolezza che la musica debba ritrovare il posto che le spetta dentro di noi, per una ragione semplice ma fondamentale: migliore lei, migliori noi. Ed è bello che, per una sera almeno, il cantiere del ConVoiTour incontri quello di una città alla quale la grande canzone d`autore deve così tanto. Perchè la ricostruzione non può essere un fatto individuale, ma un processo collettivo nel quale tutti sono chiamati a fare la propria parte, mettendo in gioco idee, valori, energie... in una parola: se stessi. Perchè, così come la musica, anche il futuro è una città che deve essere disegnata e costruita. Con una rinnovata operosità . Un`opera per operai coraggiosi. A guardarla dal mare sembra un cielo stellato, misterioso e rassicurante al tempo stesso Il porto sembra un cantiere che non si ferma mai: una fabbrica a cielo aperto nella quale un`umanità di ogni latitudine porta un dono - come i Magi - ciò che serve a costruire quel presepe di gru Così come la musica, anche il futuro è una città che deve essere disegnata e costruita. Con una rinnovata operosità . Un`opera per operai coraggiosi.

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