CANTANDO CON BAGLIONI

CANTANDO CON BAGLIONI MARCO MANGIAROTTI DISPERSE . Era la sensazione di chi l'ha visto da fuori. Come se la musica affondasse in un racconto parallelo. Ieri c'era da risalire la corrente, era una serata da salmoni, scaletta più compatta quindi, Baglioni e Rufus. Puntata meno forte, pur sempre sopra il 6, solito fuoco amico sul pezzo da portare in finale. Poi Fabio aspettava Claudio Baglioni quasi dai tempi di "Anima mia", e Claudio aveva un posto ancora più grande della Casta nel suo cuore. Stavolta si è cantato sul serio, medley di cinque indimenticabili, da "Questo piccolo grande amore" a "Mille giorni di te e di me", dialoghi e "Con voi". Fino al trionfo. NEL MAZZO volevo riascoltare Giuliano Palma e Riccardo Sinigallia, sana curiosità per Rubino, rispetto per Renga, affetto per Ron. Stima per Sarcina, da spettatore del suo boom. Un po' di incredulo stupore di fronte alla brava Noemi favorita. Sincera attenzione per una sezione di nuove proposte varia e per nulla eventuale. Ci sarebbe poi da dire anche di Rufus Wainwright, folletto geniale per nulla blasfemo. Non sempre hanno funzionato gli autori eccellenti. Fuori Giuliano Sangiorgi, testo per Gualazzi, e Cristina Donà, canzone per Arisa. Deludente (stranamente) Elisa per Renga, anche se passa "Vivendo adesso". GARA FLUIDA , non arriva la sensazione di un favorito vero, per ora. E il meccanismo di voto che al 50 per cento dovrebbe garantire la qualità non ci convince. Prendiamo Palma, nettamente meglio "Un bacio crudele", passa "Così lontano". "Baciati dal sole" accompagnerà Noemi. Più facile, non ancora irresistibile. IMPRESSIONANTE la performance di Renzo Rubino, vera rivelazione della serata, che va avanti con "Ora". Ron con "Sing in the rain". Sinigallia con "Prima di andare via", Sarcina con "Nel tuo sorriso". Nella prima serata il televoto ha fermato "Invisibili" di Cristiano De Andrè, ma ha contribuito il voto diviso della Sala Stampa. Stesso discorso per Gualazzi e Bloody Beetroots, bocciando "Tanto ci sei". Non si sarà sicuramente lo strapotere del voto da casa ma non si è ancora capito quale possa essere un'idea condivisa e vincente di qualità.

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