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La tentazione di Baglioni «Forse lascio la musica» Carlo Antini Antini a pagina 33 Rivelazioni Il musicista presenta il suo nuovo cd «Con voi» Il dubbio di Baglioni «Quasi quasi lascio la musica» Il cantante: «Ci penso da qualche mese Forse è l'ora di togliere il disturbo» di Carlo Antini Si siede sullo sgabello e inizia a intonare «Signora Lia». Proprio come fece 44 anni fa nella stessa sala dell'Hotel Rome Cavalieri (che allora si chiamava ancora Hilton). La canzone italiana del secolo scorso l'ha scritta lui. Scusate se è poco. Ma dopo 45 anni di onorata attività, anche ai migliori passa la voglia. Così è successo a Claudio Baglioni che, parlando del suo nuovo cd «Con voi», ha confessato di aver già pensato di abbandonare il palco. «Otto mesi fa avevo deciso che forse questo era il momento di lasciare. Meglio farsi da parte autonomamente quando si è sulla cresta dell'onda che uscire di scena in malo modo». Forse a spingere Baglioni è stata anche la fatica e la sofferenza che hanno accompagnato la composizione e la registrazione del nuovo «Con voi». «Negli ultimi sei mesi non ho fatto altro che pensare al disco e ai testi - prosegue il musicista - Ora mi sento divorato come quando ho registrato "Oltre". All'epoca feci perdere le mie tracce per tre mesi. Poi la casa discografica mi ritrovò e cominciai la promozione. Anche questa volta è andata in modo simile. Due, tre settimane fa ho vissuto una depressione profondissima. Ogni giorno penso che forse è arrivato il momento di togliere il disturbo. In ogni caso, anche se il numero quattro mi porta fortuna, non penso di poter continuare per altri 444 anni». Tra le fonti di stress, anche le modalità con cui sono stati pubblicati sul web i vari singoli estratti dall'album in uscita oggi. «Sono tornato indietro agli anni Sessanta - racconta Baglioni - A quando si pensava anche ai 45 giri. Ho deciso di pubblicare sul web una canzone ogni due, tre settimane, ricominciando a vivere più nel particolare. Allo stesso tempo, però, ho instaurato una gara con me stesso. Quando presenti un brano per volta vorresti che il brano successivo fosse sempre migliore di quello che l'ha preceduto. Così mi sono affezionato all'idea di appuntamento». Dalle sue parole si capisce che è arrivato il momento di fare un bilancio della carriera. «Nel 1969 ero in questo stesso albergo - ricorda con un po' di emozione - Presentavo il mio primo 45 giri che conteneva "Una favola blu" e "Signora Lia". I giornalisti di allora non ci sono più. Io, invece, sono ancora qui. A parte questo, in 45 anni le cose non sono cambiate. La mia casa discografica è sempre la stessa così come il governo italiano». A proposito del nuovo album, Baglioni parla delle ispirazioni da cui è partito. «Negli arrangiamenti ci sono citazioni dagli anni '60, '70 e '80 - spiega Baglioni - Non ci sono gli ultimi dieci anni perché non è successo nulla di interessante». Ed ecco i dodici brani più tre composizioni strumentali (introduzione, intermezzo e finale): «Con voi», «Dieci dita», «E noi due là», «In un'altra vita», «Come un eterno addio», «E chi ci ammazza», «In cammino», «Una storia vera», «Gli anni della gioventù», «Va tutto bene», «L'ultima cosa che farò» e «Isole del sud». Ma non parlategli di O' Scià e Lampedusa. «Come cittadino sono scoraggiato - conclude - La politica ha affrontato la questione in modo superficiale. Finora non c'è uno che abbia fatto qualcosa di concreto».

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